Il termine epilessia deriva da una parola greca (“epilambanein”) che letteralmente può essere tradotto con “essere afferrati”, per sottolineare il carattere di imprevedibilità dell’insorgenza della crisi.
Numerosi sono stati gli sforzi degli studiosi per classificare il tipo di crisi con parametri adeguati e corretti; L’uso dell’elettroencefalogramma ha enormemente facilitato l’identificazione dell’area del cervello di origine di ogni attacco epilettico.
Le crisi epilettiche, di regola, cessano spontaneamente in 1-2 minuti lasciando una sensazione di stanchezza, stordimento, talora confusione mentale. E’ importante restare calmi perché, per quanto la crisi possa essere impressionante da vedere, nella maggior parte dei casi cessa senza lasciare nessun esito e non rappresenta quasi mai un pericolo per la vita.
I rischi maggiori sono legati al trauma che il bambino può provocarsi cadendo a terra.
Di fronte a una crisi epilettica di questo tipo:
- Non spaventarsi!
- Se il bambino/ragazzo cade, tenerlo disteso su un fianco, NON bloccargli i movimenti, NON inserire alcunché in bocca, assicurarsi però che non vi siano ostacoli alla respirazione.
- Proteggere la testa con cuscini o qualcosa di morbido, per evitare che si ferisca, senza bloccarne i movimenti.
- Fare spazio e togliere dalle vicinanze gli oggetti taglienti o appuntiti.
- Evitare che i compagni gli si affollino intorno.
- Togliere eventuali occhiali, allentare vestiti stretti.
- Controllare la durata della crisi con un orologio e osservare bene cosa succede durante la crisi per poterla descrivere successivamente ai genitori o al medico
- Se entro 5 minuti la crisi non cessa spontaneamente, somministrare il farmaco apposito, secondo le indicazioni mediche.
- Se anche con la somministrazione del farmaco, o in assenza di esso, la crisi non si risolve, chiamare il 118.
- Al termine della crisi tranquillizzare il bambino/ragazzo e fornirgli l’assistenza necessaria.
- Riferire ai genitori, con il maggior numero di dettagli possibili (tempistica e manifestazioni), la crisi e la sua evoluzione
Una crisi epilettica deve essere considerata un’emergenza e bisogna quindi chiamare subito il 118 quando:
- la crisi avviene in acqua, nel caso di attività sportiva in piscina;
- il bambino/ragazzo si è ferito o è diabetico;
- una seconda crisi insorge subito dopo che è appena cessata la prima;
- il bambino/ragazzo non riprende conoscenza subito dopo le convulsioni.