Il gruppo di ricerca UNIMORE per la dieta chetogenica nasce nel 2013 con un importante progetto finanziato dal Ministero della Salute, finalizzato alla valutazione della possibile correlazione tra l’ormone Ghrelina (secreto dalle cellule del fondo dello stomaco) e gli effetti anticonvulsivanti della dieta chetogenica. Tale studio ha fornito l’occasione per unire l’esperienza scientifica del Prof. Giuseppe Biagini, direttore del laboratorio di epilettologia sperimentale del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università di Modena e Reggio Emilia, alla vasta esperienza clinica della Dott.ssa Azzurra Guerra, per anni alla guida del servizio di Neuropediatria (struttura semplice della Unità Operativa Pediatrica del Policlinico di Modena) nel Dipartimento Materno Infantile diretto dal Prof. Lorenzo Iughetti. Questo progetto ha coinvolto altre fondamentali figure professionali: la Dott.ssa Maddalena Marchiò, dietista; la Dott.ssa Carmela Giordano, biologa; la Dott.ssa Elisa Caramaschi, medico neuropediatra; la Dott.ssa Patrizia Bergonzini, medico neuropediatra; la Dott.ssa Anna Maria Buffagni, medico pediatra; Dott.ssa Elisabetta Spezia, medico neuropediatra; la Dott.ssa Marika Riva, medico pediatra; la Dott.ssa Compagni Monica, logopedista specializzata nelle disfagie; la Dott.ssa Chiara Lucchi,biotecnologa; la Dott.ssa Anna Maria Costa, biologa; il Prof. Riccardo Magistroni, medico nefrologo; la Dott.ssa Francesca Testa, medico nefologo; inoltre, tutti gli infermieri, gli specializzandi e atri operatori hanno contribuito al nostro cammino di ricerca. Fondamentali sono stati gli scambi con i centri di riferimento stranieri con più esperienza nell’approccio al trattamento nutrizionale ed in particolare al paziente che si sottopone alla dieta. Le associazioni Matthew’s Friends eCharlie Foundation sono state una guida scientifica e un modello per le forme assistenziali. L’esperienza maturata nel corso del progetto triennale ci ha avvicinato al confronto con altri centri di cura e ricerca del territorio nazionale, fino alla formazione del gruppo Network DietoTerapia sostenuto dall’associazione Dravet Italia Onlus. L’attività clinica ci ha permesso di conoscere realtà assistenziali associative di grande importanza per la rete famiglia e caregiver. In particolare il sostegno dell’associazione AEBO, oggi AEER (Associazione Epilessia Emilia Romagna) nella figura del presidente Tacisio Levorato e della sua squadra di volontari è un punto di riferimento per specialisti e pazienti.  Quando nel 2013 abbiamo iniziato ad affiancare i primi pazienti in trattamento con la dieta chetogenica, abbiamo formulato uno specifico protocollo scritto, dedicato alla chiara e univoca gestione del trattamento in ospedale e a domicilio.  Il lavoro quotidiano con le famiglie dei pazienti pediatrici in dieta chetogenica ci ha obbligato a pensare e poi costruire strumenti di agevolazione della gestione del trattamento. Abbiamo quindi lavorato ad un successivo progetto, finanziato dal nostro Ateneo nell’ambito del bando FAR 2015 con la Prof.ssa Marina Bondi, direttrice del Dipartimento di Scienze e Culture Europee dell’università di Modena e Reggio Emilia, e con la Dott.ssa Silvia Cavalieri,per analizzare l’esperienza comunicativa in ambito sanitario con riferimento alla dieta chetogenica nel mondo anglosassone e americano. In tale occasione, ci siamo avvalsi delle competenze tecniche di un’azienda per la realizzazione di uno strumento di calcolo, ovvero di una applicazione per sistemi Android e iOS denominata KET’APP. L’applicazione permette all’utente di calcolare ricette ed elaborare menu secondo gli standard nutrizionali forniti dal proprio dietista/medico di riferimento. Offre inoltre la possibilità di registrare e monitorare graficamente i dati antropometrici (peso/altezza), le crisi epilettiche (numero e durata), i parametri biologici come glicemia e chetonemia, oltre ai farmaci assunti o eventuali note. L’applicazione è pensata per permettere l’invio dei dati relativi alla dieta in formato elettronico direttamente all’indirizzo del proprio team curante. Come ulteriore, innovativo sviluppo di questa applicazione, le importanti ricerche scientifiche del Prof. Riccardo Magistroni ci hanno permesso di collaborare alla valutazione della tollerabilità della dieta chetogenica, versione Atkins Modificata nei pazienti adulti con rene policistico autosomico dominante (ADPKD). Prove di evidenza in modelli animali stanno infatti dimostrando il positivo impatto della dieta chetogenica nella riduzione del volume e della formazione delle cisti renali. A tal fine, abbiamo proposto un progetto clinico per lo studio dell’efficacia della dieta chetogenica nei pazienti ADPKD nel medio e lungo termine. Oggi ci impegniamo, grazie al supporto ottenuto con il bando per le nuove competenze tecnologiche della Regione Emilia Romagna, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, ad implementare e migliorare con questo sito web l’accesso alle informazioni scientifiche e all‘assistenza attraverso il cosiddetto “empowerment” del paziente in trattamento con dieta chetogenica. La continua attività di ricerca guidata dall’interesse scientifico verso questo trattamento ci ha anche offerto la possibilità di poter coinvolgere alcuni studenti del corso di studio in Dietistica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, i quali hanno contribuito in modo importante alla realizzazione dei canali comunicativi per la dieta chetogenica. Ringraziamo per questo apporto la Dott.ssa Carla Pezzuoli, il Dott. Matteo Borghi, la Dott.ssa Michela Belli.