Esistono in commercio prodotti specifici per la nutrizione artificiale che permettono di proporre la dieta chetogenica classica e la dieta MCT. Questi prodotti sono adatti alla somministrazione tramite gastrostomia endoscopica percutanea (PEG), digiunostomia percutanea endoscopica (PEJ), sondino naso gastrico (SNG).  La dieta chetogenica, essendo molto ricca in grassi, permette di ottenere dei volumi dei pasti generalmente ridotti, con un vantaggio rispetto ai tempi di somministrazione.

I prodotti per nutrizione artificiale sono ben tollerati, sicuri ed efficaci.

I pasti

Esistono varie tecniche di somministrazione la cui scelta dipende dalle condizioni cliniche del paziente e dalle possibilità anatomiche e funzionali dell’intestino.

Intermittente: la formula viene somministrata in boli. È sicuramente il tipo di somministrazione che più assomiglia al ritmo dell’alimentazione fisiologica.

Continua: La somministrazione avviene lentamente e a basse velocità.

ASSISTENZA DURANTE I PASTI

Prima del pasto:

  • lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone
  • ricomporre la soluzione come secondo le indicazioni dell’equipe clinica, pesando con una bilancia di precisione
  • aiutare il paziente ad assumere una posizione semi-seduta
  • controllare l’esatta posizione della PEG/PEJ
  • lavare la sonda prima e dopo ogni somministrazione intermittente con 30-60 cc di acqua tiepida. Se la somministrazione è continua , la sonda deve essere lavata periodicamente ogni 3- 4 ore

Dopo il pasto:

  •  Se possibile, far mantenere la posizione rialzata/semi-seduta per almeno mezz’ora/un’ora dopo il pasto. 

CURA DELLA STOMIA

Per le prime 1-2 settimane procedere alla medicazione della ferita in condizioni asettiche, come da indicazione del medico.

Dopo la guarigione iniziale della ferita si  raccomanda di sostituire la medicazione una volta al giorno.

  1. Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e, dopo averle asciugate, utilizzare guanti monouso;
  2. Se si usa una medicazione, togliere la medicazione, allentare il bumper esterno per lasciar muovere liberamente la sonda PEG/PEJ;
  3. Spingere la sonda per 2-3 cm in direzione ventrale e ritirarla verso l’esterno fino a quando si sente una resistenza (indica che il bumper interno è a parete con lo stomaco);
  4. Riposizionare il bumper esterno a 5-10 mm dalla cute in modo da non lasciare segni sulla cute;
  5. Pulire la cute attorno alla PEG/PEJ con soluzione fisiologica, asciugare bene la cute con una garza sterile e, eventualmente, posizionare una garza tagliata sopra il bumper esterno fissandola alla cute con un cerotto. La medicazione non deve essere né compressiva né chiusa in modo da lasciar traspirare la stomia. Se la garza si bagna, occorre cambiarla immediatamente, in modo da evitare macerazioni cutanee e la crescita di batteri o funghi (favorita da un ambiente umido).

Se non ci sono segni di infezione/infiammazioni dopo 2-3 settimane ,non è più necessario eseguire la procedura sopra descritta ma si può curare la stomia lavandola con acqua potabile e sapone neutro, asciugandola bene senza più necessità di posizionare una garza.

Eventuali incrostazioni attorno alla stomia possono essere rimosse con soluzione fisiologica utilizzando  garze sterili.
Se c’è fuoriuscita di secrezione gastrica bisogna lavare la cute attorno alla stomia con acqua e sapone neutro, eseguendo dei movimenti a spirale a partire dal punto di inserimento verso l’esterno. I saponi profumati devono essere evitati perché contengono alcool che secca e screpola la cute. Dopo aver lavato la zona, asciugare bene.

La gestione delle complicanze.